Con Mel Gibson abbiamo perso un’occasione unica ma il Vaso di Pandora, primo film tutto materano prodotto dalla Blivideo riapre il dibattito sulle potenzialità cinematografiche della città dei Sassi. Geo Coretti e company hanno lanciato un macigno nello stagno e continuano a lavorare per un progetto ambizioso, quello di realizzare a Matera la nostra cinecittà. Un progetto sostenuto da Maria Pia Autorino, attrice professionista sul set del Vaso di Pandora e piacevolmente sorpresa dalle potenzialità umane e tecniche presenti nella nostra realtà. Autorino ha chiesto un incontro ai nostri amministratori per sostenere la possibilità di creare un’Accademia per gli attori emergenti del nostro territorio, sostenuta da un’agenzia in grado di fornire tutti i servizi richiesti in una produzione cinematografica. Nando Irene, attore materano già impegnato nel film The Passion nel duplice ruolo di attore e tecnico nello staff controllato dal regista australiano. Nando Irene, che in questi anni si è fatto apprezzare per le sue partecipazioni a numerose produzioni legate al mondo del cinema e della fiction televisiva e brillante interprete nel ruolo professore di archeologia nel “Vaso di Pandora”, si spinge oltre e chiede al sindaco Buccico un Ufficio del Cinema per cominciare a trasformare quello slogan già utilizzato anche dalla precedente amministrazione, “città del cinema, appunto” in qualcosa di concreto.
“Dopo aver ricevuto con grande piacere i complimenti per il nostro ultimo film tutto materano, ho chiesto un incontro al sindaco di Matera per illustrare le nostre esigenze: “Abbiamo a disposizione alcuni locali nel Palazzo del Casale. Perché allora non aprire subito un ufficio del cinema e cominciare a lavorare per trasformare il nostro sogno in realtà? In questo modo chi opera già in questo settore può attivarsi per chiedere finanziamenti mirati ad avviare corsi di formazione per tutte le maestranze che lavorano nel cinema. In questo modo tantissimi registi sarebbero attratti dal nostro set cinematografico a cielo aperto. E non mi riferisco solo ai Sassi di Matera, che tra l’altro potrebbero sembrare buoni solo per film religiosi. Penso ai calanchi di Pisticci, alle spiagge joniche, ai boschi e alla montagna del potentino e ai comuni della collina materana. Le idee non mancano di certo. I giovani corsisti potrebbero anche produrre durante lo stage anche cortometraggi e documentari per provare a mettersi in gioco valorizzando il nostro territorio con un prodotto rigorosamente lucano. L’ufficio del cinema potrebbe cominciare ad allestire anche un museo permanente dove custodire tutti i cimeli, le scenografie e i costumi utilizzati nelle scene dei principali film girati e da girare sul nostro territorio e vendere ai turisti i dvd delle nostre pellicole più note. I finanziamenti drenati dai nostri amministratori, locali e nazionali, potrebbero essere destinati anche a ristrutturare vecchi capannoni di aziende che hanno lasciato la Valbasento: questi sarebbero utilizzati come studi della nostra Cinecittà.
Che il cinema materano sia in crescita lo dimostrano anche notizie che rimbalzano dalla capitale. Il Rabdomante, altro film girato a Matera e coprodotto anche dalla materana Bluvideo è non ha trovato le risorse giuste per una distribuzione capillare della pellicola nei cinema di tutta Italia. Eppure concorrerà all’assegnazione del premio prestigioso “David di Donatello”.
Per la Bluvideo è un ulteriore riconoscimento che premia la qualità del lavoro svolto sinora dal trio Coretti-Notarangelo-Mastrosato, anche perchè la Blu Video aveva già concorso lo scorso anno con “The Oscure Brother”. E sempre per il Rabdomante, è pronto anche uno spot mediatico nel festival di Sanremo grazie alla presenza della protagonista Andrea Oswart nel cast che presenterà la prossima edizione della manifestazione canora più nota del nostro Paese. La ventottenne attrice ungherese sarà al fianco di Pippo Baudo assieme all’attrice Bianca Guaccero e potrà sicuramente fare pubblicità ad una pellicola girata e prodotta anche da professionisti materani.
Nando Irene è un vulcano di idee e anticipa l’ambizioso obiettivo che dovrà perseguire il nuovo ufficio del cinema. “Ogni anno in Italia ci sono sessanta produzioni cinematografiche che non vengono mai distribuite. Il paradosso è che vengono finanziati dal Ministero per i Beni Culturali. Ci sono dunque i soldi per produrre film ma non per farli vedere al pubblico. Noi vogliamo realizzare a Matera il primo festival internazionale dedicato alle pellicole mai distribuite. Sarebbe l’occasione giusta per invitare a Matera i più grandi attori e registi del pianeta. Per quanto mi riguarda posso anticipare che sto lavorando ad un nuovo film che accenderà le telecamere nuovamente sulla città dei Sassi. Si chiama “Hercules Furens” opera di Seneca in chiave post-moderna. Nei prossimi giorni dovrò incontrarmi in città con il regista Fabrizio Ruggirello, che ho conosciuto durante la partecipazione alle riprese del film “L’eretico”, che vede protagonista Francesco Cabras, il ladro cattivo nel film The Passion e e nel quale Nando Irene interpreta Frate Ignazio. Nando Irene ha recentemente partecipato anche alla lavorazione di un’altra fiction, che sarà trasmessa a primavera su Rai 2. Sono due puntate dedicate al sindacalista Giuseppe Di Vittorio nel quale l’attore materano veste i panni di un messo comunale anarchico.E’ stato davvero fantastico e sono molto onorato di aver girato alcune scene della fiction con Pierfrancesco Favino, che secondo me è uno dei migliori attori italiani in circolazione. Ora per esempio Favino sta lavorando con il grande regista americano Spike Lee”.
Michele Capolupo